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DA BROLIO A FIRENZE

 

 

 
Decima Eco Maratona del Chianti
Anniversari lunghi 42 Km

 

E vaiiii col Chianti...  e siamo andati! Con l' Eco Maratona, decima e bellissima.

Lo confermano anche i numeri di partecipazione, che non sarebbero probanti da soli, perchè la massa non sempre è sinonimo di qualità, bellezza, anima dentro le cose, che invece da Brolio a Castelnuovo ci sono state. Confermando a chi non ci avesse creduto, lo slogan dell' Organizzazione che: dopo correre non sarebbe più stato come prima.

E' risaputo come rientrando in casa  dalla maratona, siamo sempre  un poco diversi, da quando ci siamo chiusi la porta alle spalle uscendo: ma dopo l' Eco Chianti, un pò di più.

Merito e colpa dell' ambiente, dell' impegno, della premura di tutte le persone dell' organizzazione ed assistenza che con ogni gesto e ogni parola si sono prodigate, dall'accoglienza del sabato al commiato della domenica sera, a spingere ogni partecipante verso la soddisfazione. Bravi! Detto così parrebbe riduttivo, ma detto sinceramente contiene tutto. Grazie.

Tante soddisfazioni resteranno, come il paesaggio letteralmente da Buon Governo e la libidine del tracciato, a tratti dolce, a volte aspro e difficile, altrove definibile pastoso: variegato, in un ambiente di un' altra dimensione, plasmata nei secoli da generazioni di artisti nel loro lavoro quotidiano.

Poi sul percorso, oltre a filari ordinatissimi, vigne come arazzi, tabernacoli e torrette di campanili, qualcuno alla prima presenza, irrigidito dall' asfalto di una carriera podistica, è rimasto allibito a trovare sulla salita sassosa di Sestaccia gente esausta, seduta a rifiatare.

Magari si è seduto anche chi è transitato per ultimo; ma non solo per rifiatare che ne aveva bisogno: anche per guardare indietro, molto più sotto, a rimirare Villa a Sesta, col caratteristico campanile e contemplare un quadro immenso di natura morta resa però viva dall' averlo poco prima attraversato.

In completa opposizione all' orologio che non aveva bisogno di ripigliare fiato e non si stava riposando per niente, c'era la voglia lussuriosa di poter continuare a godere più a lungo di quella situazione.

E fra chi si è imboscato nell'alternativa offerta di più breve percorso, qualcuno è stato punito dai dolorosi pizzichi di sciami di vesponi assassini.

Carlo Cristel, senatore, ha completato la sua decima partecipazione, con una gamma di tempi fra le 4 ore e 27 e le 6 ore e 33 minuti; questa volta 5 ore e 45.

Fra gli arrivati, dopo essersi fatto vedere pochissimo negli ultimi anni, è tornato sui 42 chilometri  Giuliano Manenti: vecchio maratoneta, miglior tempo realizzato 3 ore e 44 a Terni nel 1987, compagno di trasferte maratona del sottoscritto, di "Lampo" Mario Cappelli e del compianto "Serpe" Franco Regoli.

Il Manenti s' è ricordato della sua prima maratona, a Firenze nel 1986. Così ha ritenuto opportuno festeggiare il trentennale, correndo la tredicesima, appunto alla decima Eco Chianti.

A quanto pare, il tarlo della maratona resta latente, una volta annidato, anche quando parrebbe scomparso da anni.

Un' altra vecchia compagna di trasferte, Carla Boldi, s' è ricordata che sono 25 anni che è diventata podista; decidendo così di partecipare alla prossima Maratona di Firenze per festeggiare le nozze d' argento e per portare a 25 il numero delle maratone completate, fermo a 24 dalla maratona di Firenze del 2005.

Undici anni di assenza dalle decine di chilometri di una maratona, fatto salvo il sunnominato tarlo, trovano una persona diversa e come dice Carla, sono cambiate tante cose.

Lei ce le elenca e descrive insieme alle sue impressioni, emozioni e speranze...

 

          Nuovi brividi  di Carla Boldi